Livenza Tagliamento Acque in aiuto della Missione diocesana
Un impianto idrico per la Missione diocesana di Chipene in Mozambico. Un aiuto concreto per le popolazioni di questo Stato dell’Africa orientale - conta poco meno di 28 milioni di abitanti ma di cui più della metà vive in estrema povertà - che è stato deciso da Livenza Tagliamento Acque che ha così risposto all’appello diretto di don Lorenzo Barro, parroco di San Pedro do Lùrio. Missione diocesana di Chipene che svolge le proprie attività con l’appoggio diretto della Diocesi di Concordia-Pordenone.
Andrea Vignaduzzo, Presidente di LTA, spiega così l'impegno della società: “La richiesta di don Lorenzo non riguarda solo la Missione che segue in Mozambico, ma tutti noi. La decisione assunta nel corso del 2019 dal consiglio di amministrazione di erogare 10 mila euro per quanto sta facendo nella Parrocchia di San Pedro è un gesto che va nella direzione della salvaguardia della popolazione locale e dell’ambiente in generale, con un forte rispetto per i più deboli. Valori imprescindibili a livello personale e che rientrano nella mission aziendale”.
L’erogazione stanziata lo scorso anno è stata appunto di 10 mila euro ed era finalizzata a finanziare la realizzazione dell’impianto idrico a beneficio del nuovo “Lar” (convitto) maschile per studenti della scuola secondaria. Un contributo utile a dare un segnale di solidarietà alla popolazione locale così come un concreto contributo per il miglioramento delle condizioni igienico sanitarie della struttura scolastica interessata da ristrutturazione, favorendo, quindi, l’accesso all’istruzione dei ragazzi di un Paese in via di sviluppo.
Il progetto è partito dalla visita del Vescovo di Concordia-Pordenone, monsignor Giuseppe Pellegrini, alla parrocchia di Sao Pedro de Lúrio-Chipene nel luglio 2018, in particolare per lo sviluppo del lavoro della missione. Si è quindi individuato nella riapertura del “Lar” maschile una priorità, utile a rafforzare le opportunità per l’educazione dei giovani. Si è entrati quindi nella fase operativa stabilendo come procedere e quali interventi realizzare e i promotori del progetto hanno stabilito di dare priorità alla costruzione delle strutture utili a promuovere attività “professionalizzanti” per capacitare i giovani in attività potenzialmente fruibili come occupazione propria nel territorio.
Ma servivano fondi. Con il progetto in mano, lo scorso anno don Lorenzo ha bussato alla porta di LTA per richiedere un aiuto economico e l’Azienda ha subito adottato tale iniziativa dando il via libera allo stanziamento dei fondi, così da consentire di entrare subito nella fase operativa del progetto.
A distanza di un anno circa dall’erogazione liberale di LTA, don Lorenzo Barro è tornato in Italia e ha incontrato il Presidente Vignaduzzo per raccontare quanto fatto in questi mesi con i fondi stanziati. “Si è fatto molto e oggi si può vedere quante cose utili sono state realizzate - ha raccontato il parroco -. Nel dettaglio, si è deciso di porre mano ai vecchi edifici della parrocchia ristrutturandoli per le rinnovate necessità e integrandoli di quanto si rendesse utile per l’accoglienza degli studenti”.
Tra i vari interventi è stato realizzato un sistema di fornitura di acqua che va ad alimentare il serbatoio d’acqua da 1.500 litri destinati ai servizi igienici. Anche al servizio della cucina si è provveduto a fornire acqua grazie a un serbatoio da 500 litri, alimentato dal serbatoio centrale della missione, che fornisce acqua ad un rubinetto per le necessità della cucina e del lavatoio per le stoviglie. Per l’alimentazione degli impianti è stata quindi posata una rete di tubazioni che va ad alimentare un terzo serbatoio da 500 litri di acqua a servizio del Centro formativo parrocchiale. Complessivamente sono stati interrati oltre 400 metri di tubi.
Il “Lar” è stato progettato per ospitare fino a 40 ragazzi e già da inizio anno, sebbene i lavori non fossero ancora completati, era stata aperta l’attività, vista la necessità di erogare fin da subito il servizio previsto. Però anche in questa parte di Mondo è arrivato il Coronavirus e l’emergenza sanitaria si è fatta sentire: in primavera le scuole sono state chiuse e i ragazzi sono rientrati a casa. Ma i lavori sono proseguiti fino alla loro conclusione e intanto l’emergenza si è allentata.
“Così di recente sono stati invitati i ragazzi che abitano più vicino per la raccolta dei fagioli. Non solo. In questi giorni - ha aggiunto don Lorenzo - dopo l’ispezione dell’autorità sanitaria che ha approvato la ripresa delle attività, la scuola è ripartita. Al di là del momento difficile che si vive in tutto il mondo, tra la gente non si è persa la serenità e la volontà di continuare a lavorare. Siamo ancora più motivati nel nostro impegno a favore della formazione della gioventù e manifestiamo il nostro ringraziamento a Livenza Tagliamento Acque per il generoso contributo che ci ha aiutato nella realizzazione della nostra struttura”.
Andrea Vignaduzzo e Don Lorenzo Barro
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