I gestori pubblici del consorzio Viveracqua incontrano l'On. Federica Daga
Vicenza, lunedì 22 ottobre 2018
Gestione pubblica dell’acqua, trasparenza verso i cittadini e importanza degli investimenti, a tutela di un fondamentale bene comune. Questi i temi al centro dell’incontro tra l’onorevole Federica Daga, prima firmataria del Progetto di legge “Disposizioni in materia di gestione pubblica e partecipativa del ciclo integrale delle acque” e i Presidenti delle 12 società idriche pubbliche del Veneto, riunite nel consorzio Viveracqua, che si è tenuto questa mattina nella sede di Viacqua a Vicenza.
L’incontro, preceduto da una visita alla centrale dell’acquedotto “Madonna di Lonigo”, è stato l’occasione per un costruttivo confronto sulla gestione del servizio idrico integrato e le tematiche oggetto del progetto di legge, ma anche per illustrare all’on. Daga la realtà di Viveracqua.
Il modello Viveracqua rappresenta infatti un esempio di gestione pubblica efficiente del bene acqua. Tutte le 12 società che ne fanno parte sono soggetti che operano in regime di affidamento diretto, totalmente controllate dai Comuni. Gestori idrici pubblici che non hanno come obiettivo quello di distribuire dividendi agli azionisti, bensì quello di garantire tariffe socialmente mediate e una scelta degli investimenti che ponga al centro la protezione della salute e dell’ambiente.
“Ho chiesto un commento a tutti i gestori idrici d’Italia sulla proposta di legge – spiega l’on. Federica Daga – per raccogliere utili spunti di riflessione. Riguardo al modello veneto di Viveracqua, ritengo rappresenti un esempio particolare nel panorama italiano. Trovo soprattutto significativo che gli utili non vengano redistribuiti ai Comuni soci, ma utilizzati per gli investimenti nel territorio. Sono quindi soddisfatta dell’incontro, che è stato positivo e formativo”.
“L’incontro odierno è stato un momento molto importante” sottolinea Fabio Trolese, Presidente di Viveracqua “per avviare un dialogo proficuo e per presentare all’On. Daga la realtà virtuosa del Veneto, che già da tempo riesce a coniugare una gestione pubblica del bene acqua e il radicamento nel territorio con l’efficienza per raggiungere gli obiettivi di qualità del servizio e tutela dell’ambiente”.
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